Calcoli renali e l’erba spaccapietra

Calcoli renali e l’erba spaccapietra. L’erba spaccapietra, utilizzata da secoli da diverse civiltà indigene per sciogliere i calcoli renali è chiamata anche Cedracca, Erba renella, Erba ruggine, Felce ruggine. Grazie alle sue proprietà, viene utilizzata per fronteggiare diversi tipi di  disturbi, scopriamola meglio!

Calcoli renali e l'erba spaccapietra
Calcoli renali e l’erba spaccapietra-Dai rimedi della nonna

Dai rimedi della nonna: Calcoli renali, diminuire i dolori con la spaccapietra

La spaccapietra è una piccola felce di 15-20 centimetri, appartenente alla famiglia delle Aspleniaceae, diffusa in tutta l’Europa centrale e meridionale, nelle zone con clima mite. E’ una pianta che cresce nelle località assolate, a 2000 metri dal livello del mare, su rocce calcaree e muretti a secco, deve il nome “spaccapietra” al fatto che, cresce frantumando letteralmente la roccia dalla quale si fa spazio.

L’erba spaccapietra fiorisce dal mese di maggio fino ad agosto, da non confondersi però, con un altra erba, chiamata anch’essa spaccapietre, ovvero  la Parietaria. Ha le foglie disposte a rosetta dalla forma lineare e lanceolata, queste ultime contengono gli sporangi detti sori, somiglianti per forma e dimensione a lenticchie, che a maturità assumono un colore marrone/rossastro, da qui il nome volgare di Erba ruggine. I sori contengono le spore che cadendo sul terreno faranno nascere nuove felci.

La spaccapietra è un erba utilizzata da secoli da diverse civiltà indigene per sciogliere i calcoli renali, sia dei reni che della vescica, anche se, gli utilizzi di quest’erba non si limitano soltanto alla prevenzione dei problemi associati ai calcoli renali Nelle medicine tradizionali di riferimento, grazie alle sue molte proprietà: anti-infiammatorie, antidolorifiche, depuratorie e protettive,  viene utilizzata anche per fronteggiare tanti altri problemi. La spaccapietra, di cui viene utilizzata l’intera pianta, visto che sia il gambo, che i fiori, le radici e i frutti hanno proprietà medicinali, viene impiegata per:

Contrastare le infiammazioni dei tessuti e calmare gli spasmi
Calmare i dolore
Proteggere e depurare il fegato
Ridurre la pressione arteriosa,
Eliminare virus, batteri e vermi intestinali
Regolare i livelli di zucchero e di colesterolo nel sangue.
Migliorare la digestione
E’ impiegata anche come potente diuretico (è utile in caso di insufficienza renale), è un ottimo rimedio anche in caso: di febbre (sconsigliato però nei bambini con meno di 5 anni), di diabete, di raffreddore, di anemia

In base al tipo di problema da risolvere, potremo assumerla in modi diversi:

Calcoli renali e alla vescica (sotto forma di tè o infuso). Porre  40 grammi di pianta secca in un litro d’acqua bollente, lasciar raffreddare e infine filtrare. (La dose consigliata è di tre tazze al giorno per 30 giorni, anche in seguito all’espulsione dei calcoli, si suggerisce di addolcirlo con un po’ di miele).

Per malattie al fegato e Coliche: cuocere la radice e bere l’acqua di cottura il più possibile quando si avvertono dolori o fastidi.

Per i Diabetici: preparare un decotto con l’intera pianta e berlo 2 volte al giorno, il primo a digiuno e il seconda prima di andare a dormire.

Per la Diuresi: preparare un tè con un pugno di foglie fresche ogni litro d’acqua e berne un bicchiere prima di qualsiasi pasto principale.

In caso di certe forme di cancro, è raccomandato assumere un infuso preparato con 40 grammi della pianta secca in un litro d’acqua e berne 3 tazze al giorno, ciò può ridurre l’avanzamento della malattia e aiutare ad affrontare meglio gli effetti della chemioterapia.

Infezioni urogenitali, malaria, nefrite e litiasi preparare un decotto dell’intera pianta e berne 3 tazze al giorno per quattro settimane.

Epatite preparare un infuso con 20 radici di spaccapietra in due litri d’acqua e lasciarle bollire per mezz’ora. Lasciarlo raffreddare e berlo ogni giorno finché non sarà scomparso il colore giallognolo dalla pelle.

Colesterolo alto preparare un decotto con le foglie e berlo 2 volte al giorno.

L’erba spaccapietra può essere utilizzata anche  a livello topico (esterno) in caso di infiammazione agli occhi: sminuzzare bene la pianta intera con 5 gocce di olio essenziale di ricino, applicare una goccia in ogni occhio la mattina e la sere

L’erba essiccata o gli estratti si possono acquistare in erboristeria o in farmacia.

Curiosità

In passato la spaccapietra si utilizzava per imbottire i cuscini poichè si riteneva che avesse la proprietà di far passare il dolore e le digrazie.

Alla vigilia della festa di San Giovanni l’erba spaccapietra veniva raccolta perchè si credeva che chi la sera di S. Giovanni se ne fosse infilato un ramoscello nella scarpa avrebbe trovato “un tesoro nascosto”.

Attenzione

L’erba spaccapietra non presenta controindicazioni se viene assunta rispettando le dosi terapeutiche normali, fatta eccezione,  per i casi di ipersensibilità individuale verso la pianta. Evitare l’uso però, in via precauzionale, in gravidanza, allattamento e in bambini al di sotto dei 12 anni d’eta. Le informazioni di seguito riportate, hanno un carattere unicamente illustrativo, prima di iniziare qualunque terapia è sempre necessario richiedere un consulto con il proprio medico, il quale sarà in grado di individuare il percorso di cura più adatto in relazione alle condizioni del paziente e alla presenza di eventuali disturbi pregressi.

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