Fumo: Tanti buoni motivi per smettere di fumare

Fumo: Tanti buoni motivi per smettere di fumare. Il fumo fa male non solo al nostro organismo ma anche a chi ci sta vicino e, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, uccide nel mondo una persona ogni sei secondi…

Fumo Tanti buoni motivi per smettere di fumare
Fumo: Tanti buoni motivi per smettere di fumare-Dai rimedi dalla nonna

Dai rimedi della nonna: Consigli sul fumo e buoni motivi per smettere di fumare

Il fumo fa male non solo al nostro organismo ma anche a chi ci sta vicino e in questo post vi propongo dei consigli, suggerimenti o dei buoni motivi e, sono davvero tanti e importanti per smettere di fumare e guadagnarci in salute (che non è poco!),  pensate che bello respirare a pieni polmoni, riassaporare i sensi del gusto e riscoprire di nuovo l’olfatto…; e  in bellezza, la sigaretta fa perdere elasticità alla pelle, la rende avvizzita e invecchiata e causa anche danni come displasie del labbro e del cavo orale, e secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, uccide nel mondo una persona ogni sei secondi…

Sono certa che i consigli e i buoni motivi che troverete in questo post aiuteranno molti di voi a prendere la giusta decisione e cioè quella di smettere di fumare, perchè il fumo fa davvero male alla salute sia fisica che mentale. La sigaretta contiene nicotina, uno stimolante che crea dipendenza e che migliora solo temporaneamente la memoria, l’umore e la velocità di riflessi, ma genera una forte dipendenza chimica, fisica e psicologica. La nicotina è una droga che provoca gravi danni all’organismo e uccide, in media, un fumatore ha un’aspettativa di vita inferiore di 7 anni rispetto a quella di un non fumatore, detto questo, ecco nove validi motivi, dichiarati dall’American Cancer Society per iniziare a smettere di fumare:

Se smetti di fumare il tuo corpo ci guadagna da subito:

*ENTRO 20 MINUTI
si normalizza la pressione arteriosa; si normalizza il battito cardiaco; torna normale la temperatura di mani e piedi

*ENTRO 8 ORE
scende il livello di anidride carbonica nel sangue; si normalizza il livello di ossigeno nel sangue

*ENTRO 24 ORE
diminuisce il rischio di attacco cardiaco

*ENTRO 48 ORE
iniziano a ricrescere le terminazioni nervose; migliorano i sensi dell’olfatto e del gusto

*ENTRO 72 ORE
si rilassano i bronchi, facilitano il respiro; aumenta la capacità polmonare

*DA 2 SETT. A 3 MESI
migliora la circolazione; camminare diventa sempre meno faticoso; aumenta del 30% la funzione polmonare

*DA 3 A 9 MESI
diminuiscono affaticamento, respiro corto, sinusite e tosse aumenta il livello di energia generale

*ENTRO 5 ANNI
la mortalità da tumore polmonare per il fumatore medio (un pacchetto al giorno) scende da 137 per centomila persone a 72. Dopo dieci anni scende a 12 per centomila che é la normalità.

*ENTRO 10 ANNI
le cellule precancerose vengono rimpiazzate diminuisce il rischio di altri tumori: alla bocca, alla laringe, all’esofago, alla vescica, ai reni e al pancreas.

Il fumo fa male

Il fumo di sigaretta è responsabile della morte di più di 80.000 italiani all’anno, la maggior parte per malattie cardiovascolari, tumori e cancro a vari organi e apparati (polmone, bocca, faringe, esofago, laringe, vescica, fegato e cervice uterina).

Apparato respiratorio

Peggioramento del funzionamento del sistema muco-cicliare, con possibilità di infiammazioni ed infezioni). Riduzione delle difese immunitarie a causa della ridotta attività delle cellule linfocitarie e dei macrofagi, con un peggioramento del controllo sulle infezioni. Accentuato rilascio di enzimi lesivi che provocano la distruzione del parenchima polmonare che si può concludere in enfisema. Aumento dell’attività bronchiale e delle manifestazioni asmatiche. Invecchiamento precoce del sistema polmonare. Trasformazione del DNA cellulare, trasformazioni cellulari, displasie tessutali e trasformazione tumorale dei tessuti.

Apparato circolatorio

Aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa in seguito all’immissione in circolo delle catecolamine causata dalla nicotina. Inadeguata ossigenazione del miocardio a causa delle concentrazioni di corbossiemoglobina; policitemia dovuta al monossido di carbonio. Aumento dell’aggregabilità piastrinica e della coaugulabilità del sangue quale azione diretta della nicotina. Aumento dell’immissione di noradrenalina con conseguenti scariche adrenergiche; se queste stimolazioni coincidono con un periodo di vulnerabilità ventricolare, possono portare a morte improvvisa.

Cavità orale, prime vie digestive

Gli stimoli irritativi responsabili delle disfunzioni appena descritte agiscono anche sulle prime vie aeree, sul cavo orale e sull’esofago. Quindi, il fumatore è soggetto a faringotonsilliti e laringiti acute e croniche, displasie del labbro e del cavo orale, della laringe e dell’esofago e, non ultimi, tumori maligni. Il fumo diventa causa concatenante dell’eziologia dell’ulcera peptica, anche se in concomitanza con altri fattori. Il fumo facilita l’insorgenza di ulcera gastrica e duodenale.

Rischi per il feto ed il bambino

I neonati nati in famigli di fumatori possono pesare 250-300 gr in meno rispetto a quelli nati in famiglie di non fumatori. I neonati di madri fumatrici hanno un rischio di mortalità perinatale più elevato. Esistono dati per associare fumo materno ed aumento di apnea di origine centrale del bambino. Aumento delle malattie ed infezioni a carico dell’apparato respiratorio inferiore.

Effetti endocrini e matabolici

Aumento dei livelli ematici di catecolamine degli ormoni della crescita, ACTH, cortisolo, prolattina e betaendorfine. Menopausa precoce nelle donne, con frequenza di osteoporosi più elevata. Peso corporeo dei fumatori mediamente inferiore di 3-5 Kg rispetto ai non fumatori. Il monossido di carbonio contenuto nel fumo, legandosi con l’emoglobina forma la carbossiemoglobina; quindi, in presenza di anche bassi valori di monossido di carbonio nell’aria, si determinano nell’organismo valori misurabili di carbossiemoglobina (inutile ai fini del trasporto dell’ossigeno). Il midollo osseo può essere iperstimolato con conseguente policitemia. La pelle assume un colore grigiastro, perde di elasticità, è avvizzita ed invecchiata.

Fonte American Cancer Society

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