Cure e rimedi per i disturbi estivi

Cure e rimedi per i disturbi estivi. L’estate detiene il primato in senso negativo per malanni o disturbi che possono essere di varia natura eritemi o scottature, punture d’insetto, disturbi intestinali, ecc. Ma quali sono le cure o i rimedi per affrontare i disturbi estivi e non e risolverli?

Cure e rimedi per i disturbi estivi
Cure e rimedi per i disturbi estivi: Dai rimedi della nonna

Cure e rimedi per i disturbi estivi: Dai rimedi della nonna

In questo post troverete una piccola guida di rimedi naturali per curare o far fronte a tante piccole emergenze estive e non, dai piccoli disturbi ai malesseri passeggeri, come: punture di insetti e di pescieritemi o scottature solarimalesseri da viaggio come jet lagcinetosidigestione, disturbi intestinali, ecc.

Con l’arrivo della bella stagione, le giornate si fanno più belle e calde, e aumenta il desiderio di camminare, di correre all’aria aperta, di esporsi al sole, di viaggiare così, anche per il nostro corpo, purtroppo aumenta la possibilità di  incorrere in una serie di piccoli disturbi.

Per godersi pienamente le vacanze, è fondamentale non solo imparare ad affrontare i disturbi estivi e a risolverli, ma, soprattutto è importante evitarli seguendo alcune regole o consigli.

Otalgie
In aereo si è sottoposti a sbalzi di pressione che possono provocare dolore alle orecchie, ronzii, occlusioni ecc. Per evitare questo è utile masticare in fase di decollo e atterraggio un chewing gum che aiuta a “liberare” le tube di Eustachio. Se, invece  si è raffreddati, o si soffre di sinusite o di allergia il blocco o l’ostruzione delle orecchie avviene soprattutto durante decolli e atterraggi, in questi casi invece possiamo utilizzare  delle gocce nasali a base di Eucalipto.

Cinetosi

La  cinetosi (ovvero il mal d’auto, d’aria, di mare ecc.)  si manifesta con malessere generalizzato, vertigini, nausea e vomito. come risolverlo? Prima di partire, fare un pasto leggero e durante il viaggio sgranocchiare ogni tanto un cracker o grissini evitando di bere. Cercate di sedervi nel punto più stabile del veicolo ( nella nave è la zona centrale, nell’auto i sedili anteriori, sull’aereo è la zona in corrispondenza dell’ala), se possibile evitate di guardare punti in movimento o le onde. Non leggere, non fumare, evitare l’aria viziata, l’affollamento e il caldo delle sale comuni e  cambiare spesso l’aria quando è possibile, se viaggiate in auto aprite il finestrino.

Disturbi oculari
Ambienti molto secchi come gli aerei, o dove è in funziona l’aria condizionata possono causare disturbi oculari agli occhi come secchezza oculare soprattutto in coloro che portano lenti a contatto. In questi casi è bene toglierle ed usare lacrime artificiali ad azione lubrificante ed umettante.

Mal di schiena
I lunghi tragitti in auto o addirittura in moto possono causare mal di schiena e indolenzimenti muscolari. Per evitare questo fastidio è consigliabile fermarsi ogni due-tre ore per sgranchirsi. Se questo accorgimento non dovesse bastare e il fastidio diventa dolore allora si può ricorrere all’Arphagofitum, alla Cartilagine di squalo.

Mal d’auto

1) Bere un infuso di melissa e menta mezz’ora prima di partire

 2) Portate con voi un mazzolino di prezzemolo da annusare durante il viaggio;

 3) Mezzo limone da annusare o da mangiare durante il viaggio

Jet lag

Lunghi viaggi in aereo verso est o ovest determinando il cambiamento di fuso orario che ha ripercussioni poi sui cicli del sonno. Per ovviare a tale disturbo e rimettere a posto il proprio orologio interno possiamo  utilizzare la Valeriana o la Passiflora (che non dà ottundimento Riduzione progressiva della vivacità intellettiva e sensoriale).

Digestione e disturbi intestinali.

Durante i lunghi viaggi si eccede con il caffè per tenersi svegli o si mangia un panino velocemente, e la mancanza di movimento per molte ore crea problemi alla digestione e disturbi intestinali. Per combattere l’acidità di stomaco si può ricorrere ad una punta di bicarbonato di sodio sciolto nell’acqua, alla liquirizia o all’argilla verde ventilata. Se il problema è la stipsi è possibile ricorrere all’uso di lassativi (Senna, Boldo, Prugna). In caso invece di diarrea si consiglia Carota e succo di Limone.

Gonfiore alle gambe
In aereo le ridotte distanze tra i sedili, la prolungata immobilità e la bassa pressione di ossigeno delle cabine  possono provocare gonfiori alle gambe nelle persone già predisposte. Per ovviare a questi problemi basta alzarsi un pò più spesso e sgranchirsi le gambe, evitare di portare abiti e indumenti stretti, bere molta acqua e indossare calze elastiche a compressione graduata. Se queste accortezze non bastano eventualmente è possibile assumere per prevenire i gonfiori anche dello Gingko.

Scottature

 1) Il Bicarbonato di sodio applicato alle leggere scottature non soltanto attenua il bruciore, ma evita la formazione di bolle e le conseguenti irritazioni;

 2) Su una leggera scottatura applicate una fetta di patata oppure un po’ di bambagia imbevuta di acqua borica;

 Punture d’insetto

 1) Un velo di Miele addolcisce l’irritazione;

 2) Gel Aloe Vera 

Rimedi naturali contro la puntura di api o vespe, dopo aver rimosso il pungiglione ed aver disinfettato la puntura:

1) Applicare localmente il ghiaccio;

 2) Aceto e Limone: Preparate una pallina di cotone imbevuto nell’aceto e applicarla sulla zona della puntura. Apporre una fettina di limone sulla pallina di cotone;

 3) Il Bicarbonato di Sodio o l’Aceto allevia il dolore ma non è in grado di neutralizzare il veleno;

 4) Applicare un po’ di polpa di banana sulla puntura allevia il dolore e riduce l’infiammazione e il prurito;

Punture di Zanzare

 1) Sale: Bagnare un po’ la zona della pizzicata e sfregare delicatamente con un pò di sale; il prurito dovrebbe diminuire in poco tempo;

 2) Bicarbonato di Sodio :Preparare una pasta composta da bicarbonato di sodio e acqua e applicarla alla zona interessata dalla puntura;

 3) Limone: sfregatelo sulla puntura, allevierà l’irritazione e il prurito.

 Punture di pesci:

Medusa: Fare  lavaggi della zona interessata con abbondante acqua di mare e l’applicazione ripetuta di creme a base di cortisone e antistaminici.

Vi sembrerà strano ma parecchi pesci con i loro aculei (a volte anche velenosi) e spine possono provocare ferite che causano dolore e irritazioni locali, bruciore febbre, malessere generale e nausea, bisogna quindi:

1) rimuovere prontamente gli aculei con un paio di pinzette, facendo attenzione a non romperli

2) poi disinfettare e coprire con una garza sterile tenuta da un cerotto.

Se l’aculeo ha liberato il veleno ( capita con scorfani, razze, tracine) dopo aver rimosso la spina:

1)  lavate la ferita  con qualsiasi liquido diluente disponibile

2) poi  immergete il più presto possibile la lesione in acqua calda (anche di mare) ma non bollente 45 gradi per almeno mezz’ora

3) oppure applicate sopra un impacco caldo-umido, questo trattamento renderà il  veleno inattivo, perchè sensibile al calore.

Se invece non riuscite a togliere gli aculei  o la ferita si gonfia e diventa rossa rivolgetevi subito al pronto soccorso.

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