Kefir di latte

Kefir di latte. Oggi voglio parlarvi di un alimento estremamente nutriente e salutare, assomiglia allo yogurt ma, a differenza di quest’ultimo (che è composto da due tipi di batteri lattici vivi) viene “prodotto” da diversi tipi di fermenti lattici e di lieviti, sto parlando del Kefir di latte, un alleato della linea e del benessere di stomaco e intestino.

Kefir di latte
Kefir di latte

Dai rimedi della nonna: Kefir di latte

Il termine Kefir deriva dalla parola armena keif e significa benessere, Il kefir è una bevanda che si ottiene attraverso la fermentazione di fermenti o granuli di kefir, con latte di mucca, capra, pecora, cocco, soia, riso o di acqua. Apprezzata dall’uomo già migliaia di anni fa, come alimento estremamente nutriente e salutare, il kefir è una bevanda originaria del Caucaso, ed in special modo era in uso presso gli Armeni, la popolazione più longeva della terra. Oltre ad essere una delle colture lattiche più antiche è anche una delle più ricche di leggende.

Tra le leggende che circolano tra i popoli che vivono sulle montagne del Nord del Caucaso, si racconta che, il profeta Maometto avesse donato i primi grani di Kefir, agli avi dei montanari caucasici e per questo motivo che, questi fermenti sono spesso chiamati “il miglio del profeta” e sempre secondo le leggende pare, sia stato Maometto a insegnare a questi popoli, come ottenere il kefir tradizionale dai grani di kefir. Il Kefir, ancora oggi, è molto usato in Russia, dove viene preparato tradizionalmente, facendo fermentare cioè, i granuli di kefir con latte fresco di pecora, di capra o di mucca.

Proprietà e benefici

I granuli di kefir sono formati da un’associazione di batteri e lieviti residenti in strutture costituite da un polisaccaride, il kefiran, prodotto dai batteri stessi. Il Kefir, è una bevanda molto simile allo yogurt ma al contrario di quest’ultimo è ricca di fermenti lattici e probiotici vivi, che gli conferiscono numerose proprietà antibiotiche, ha un gusto fresco, leggermente acido e un sapore particolarmente piacevole, la sua consistenza è fluida e cremosa. A seconda delle diverse modalità di fermentazione, può avere un piccolo contenuto di CO2 e di alcol dovuti entrambi, ai processi fermentativi dei lieviti. Il kefir contiene molte vitamine, minerali, amminoacidi ed enzimi, in particolare calcio, fosforo, magnesio, vitamine B2 e B12, vitamina K, vitamina A e vitamina D e triptofano (uno degli amminoacidi essenziali presente in abbondanza nel kefir, ben noto per il suo effetto rilassante sul sistema nervoso), ma anche calcio e magnesio, minerali importanti per un sistema nervoso sano

Un consumo quotidiano di Kefir garantisce un buon funzionamento dell’intestino e dell’apparato digerente, facilita il transito intestinale e assicura una pancia piatta e sgonfia, aiuta a rinforzare le difese immunitarie in quanto stimola la produzione di anticorpi, a riequilibrare la flora intestinale, ad eliminare il colesterolo cattivo nel sangue, ha poche calorie, ha proprietà antitumorali e antibiotiche, abbassa il livello nella saliva del batterio causa delle carie, contiene molto acido folico utile alle donna in gravidanza, viene impiegato anche per la cura di eczemi ed acne della pelle basta applicarlo sul viso come una maschera, ecc

Ricetta Kefir di latte

Il Kefir si presenta sotto forma di granuli, palline piccole, biancastre e morbide che si agglomerano in colonie. Con il passare dei giorni e quindi delle fermentazioni, si riproducono e aumentano di volume e di quantità, i granuli in eccesso possono essere mangiati, conservati disidratandoli o congelandoli, regalati ad amici o parenti in modo che anch’essi possano iniziare a farsi il kefir in casa, oppure possono essere semplicemente buttati.

Ingredienti: contenitori vetro, colino e cucchiai in materiale di plastica (evitare assolutamente quelli materiale ferroso o metallico), uno o due cucchiai di granuli di kefir (in generale ricordate che i granuli devono essere almeno il 5% in peso del latte), 1/2 litro di latte

Versare in un recipiente il latte di qualunque tipo, fresco o a lunga conservazione, intero o scremato (il contenitore non deve essere eccessivamente pieno non oltre i 3/4) e aggiungere i fermenti di kefir. Ponete in un luogo non alla luce diretta del sole e lasciate fermentare il tutto a temperatura ambiente per 24 oppure 48 per avere un kefir dal sapore più deciso, per la fermentazione quindi regolatevi in base ai vostri gusti. Agitate il recipiente ogni tanto per favorire la fermentazione); tenete presente che il Kefir non deve cagliare eccessivamente ma rimanere abbastanza liquido altrimenti rischia di diventare eccessivamente acido. Ricordate che, il coperchio del contenitore non deve mai essere completamente chiuso, ma solo appoggiato sopra, questo perchè all’interno avverrà una vera e propria fermentazione e quindi l’aria deve circolare. Una volta fermentato, il latte va filtrato con il colino per separare la parte liquida dai granuli di kefir. Il kefir così ottenuto è già pronto per la consumazione,

È tuttavia possibile lasciare il kefir filtrato ancora altre 24 o 48 ore a temperatura ambiente in un contenitore chiuso. Questo permette di ridurre ulteriormente il contenuto di lattosio e di ottenere un kefir che contiene circa il doppio di acido folico rispetto a quello consumato immediatamente dopo il filtraggio. Il Kefir così ottenuto è molto piú frizzante e leggermente piú acidulo. Occorre inoltre agitarlo almeno ogni 12 ore per evitare che gli acetobatteri formino la madre sulla superficie del Kefir.

Per quanto riguarda la pulizia e riutilizzo dei fermenti, dopo l’operazione di filtraggio dei granuli di kefir (ricordate che i granuli di Kefir sono per sempre), vi sono due linee di pensiero, la prima dice che, vadano sciacquati con acqua corrente la seconda, dice di no perchè altrimenti i batteri buoni che si sono formati sulla superficie del granulo verrebbero eliminati. Io personalmente sono per la prima teoria.

Lavare il vaso e risciacquare sotto l’acqua corrente i fermenti. Una volta sciacquati, si rimettono nel contenitore e si aggiunge altro latte, il procedimento può essere ripetuto all’infinito. Man mano che i granuli vengono utilizzati per la produzione di Kefir crescono di volume. Per evitare che i granuli siano troppo abbondanti occorre periodicamente:
-rimuoverne una parte, sia per evitare che i granuli siano troppi rispetto al latte sia per mantenere costante il sapore del kefir;
-oppure aumentare il quantitativo di latte da fermentare.

Il kefir se non consumato, si mantiene in frigo per circa 1 settimana; se ne possono consumare sino a 120 g, sia al naturale che come ingrediente nelle ricette

Attenzione

 Il Kefir è un alimento ben tollerato, anche dai bambini, ma se, se ne fa un abuso possono subentrare stitichezza e crampi intestinali; l’abbondanza di enzimi presenti nel kefir apportano notevoli  benefici, particolarmente a chi è intollerante al lattosio, questo perchè i granuli di Kefir si nutrono di lattosio; i granuli o i fermenti di kefir li possiamo trovare in vendita presso i negozi di prodotti naturali

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