Evitiamo l’effetto yo-yo dopo una dieta dimagrante

Evitiamo l’effetto yo-yo dopo una dieta dimagrante. All’inizio di una dieta si riesce a perdere peso e a dimagrire ma a distanza di un po’ di tempo si tende a rimettere tutto ciò che si era faticosamente perso, e a volte purtroppo con un aumento ulteriore di peso, si parla allora di effetto yo-yo… da cosa dipende l’effetto yo-yo e come evitarlo?

Evitiamo l'effetto yo-yo dopo una dieta dimagrante

Dai rimedi della nonna”: Evitiamo l’effetto yo-yo dopo una dieta dimagrante

Con la dieta si arriva ad una rapida diminuzione del peso corporeo ed una successiva fase di dimagrimento, ma basta riprendere l’alimentazione abituale o in modo eccessivo, per recuperare il peso perduto molto velocemente, effetto yo-yo. 

Secondo alcune ricerche effettuate da un’equipe di medici dell’University Hospital Complex of Santiago e pubblicate sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, alla base dell’effetto yo-yo oltre a comportamenti sbagliati nella dieta alimentare (restrittiva o sbilanciata), potrebbero esserci alcuni ormoni, implicati nel  metabolismo e nello stimolo dell’appetitola leptina per le donne e la grelina per gli uomini.

La ricerca è stato eseguito su 104 persone in sovrappeso, il risultato è stato che nei pazienti  in cui nel sangue comparivano alti livelli di questi due ormoni era molto più difficile riuscire a perdere peso ed era molto più facile riprendere quelli persi nei mesi precedenti. Leggete un po’…

“TI METTI A DIETA?

ATTENZIONE ALL’EFFETTO YO YO…

Sanno bene di cosa parliamo coloro che sono costantemente impegnati nella lotta ai chili di troppo, soprattutto in questo momento, in cui si vorrebbe ritrovare una forma smagliante e dare una sferzata di vitalità al nostro organismo.

Eppure, nonostante la nostra costanza, tutte le rinunce in fatto di dolci e golosità, appena mettiamo piede sulla nostra bilancia, ecco che siamo sorpresi e tramortiti dal temibile “effetto yo-yo”.

Di cosa si tratta, nello specifico? E’ quel fenomeno a cui vanno incontro tutti coloro che sono soggetti ad un programma di dieta spesso non bilanciato correttamente, che comporta frequenti altalenamenti del proprio peso forma. In altre parole, accade frequentemente che all’inizio si riesce a perdere peso, anche di diversi chili, ma poi, a distanza di qualche mese, si tende a riacquistare tutto ciò che si era faticosamente perso, spesso con gli “interessi”, ossia anche con un aumento ulteriore di peso.

Risultato? Ci si trova completamente sfiduciati e senza nessuna voglia di riprendere con restrizioni e sedute stressanti in palestra.

Attenzione, però, perchè oltre a comportamenti sbagliati nel nostro programma di dieta alimentare, le attuali ricerche sostengono che alla base di tale “effetto yo-yo” potrebbero esserci alcuni ormoni, implicati nel nostro metabolismo e stimolo dell’appetito.

Secondo le ricerche effettuate da un’equipe di medici dell’University Hospital Complex of Santiago, pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, gli ormoni “accusati” di provocare un aumento di peso, anche in coloro che si sottopongono a programmi di dieta mirati, sarebbero la leptina e la grelina, più alti nelle persone soggette al temibile effetto “yo-yo” rispetto che in soggetti capaci di perdere peso velocemente.

Lo studio, compiuto su 104 persone in sovrappeso ha portato alla luce proprio tale fenomeno: se nel sangue comparivano livelli più alti per tali due ormoni, era molto più difficile per i pazienti riuscire a perdere peso definitivamente; ancora si è dimostrato che l’ormone con azione più intensiva sulle donne è la leptina, quello più influente sugli uomini è invece la grelina.

Tale studio, spiegherebbe, dunque, perchè, nonostante sforzi e sacrifici, dopo un certo periodo non si riesce più a perdere peso ed addirittura si tenderebbe a riprendere quelli persi nei mesi precedenti; tutto dipenderebbe da tali ormoni, che tenderebbero ad aumentare la capacità di deposito del grasso nel nostro organismo e, dunque, a ritornare al nostro vecchio peso.

Al di là degli ultimi risultati delle ricerche attenzione anche ai casi in cui l’“effetto yo-yo” è provocato da nostre abitudini alimentari sbagliate o diete “fai-da-te” poco salutari per il nostro organismo.

I casi in cui, infatti, esso compare a disturbare i nostri programmi di perdita peso, sono quelli in cui tendiamo a soluzioni drastiche, escludendo dalla nostra dieta carboidrati e proteine, che creano solo l’illusione momentanea di un calo del nostro peso.

E’ importante intervenire gradualmente nella variazione delle nostre abitudini alimentari, tenendo in considerazione i nostri stili di vita ed accompagnando la dieta ad una costante e regolare attività fisica.Tali accorgimenti consentono di accelerare il nostro metabolismo e dunque bruciare grassi ed eliminare tossine dal nostro organismo.

E’ importante, inoltre, favorire l’idratazione del nostro corpo, attraverso 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura e bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno. Evitiamo, infine, cotture fritte e condimenti poco salutari, che minacciano la durevolezza del nostro programma di perdita peso.”

Articolo tratto da “Scientific Training”

E per concludere vi posto i consigli del dietologo comportamentalista Damiano Galimberti, che ho trovato davvero molto interessanti e su cui riflettere, il quale afferma che per la riuscita di una dieta bisogna soprattutto:  lavorare sulla motivazione e scacciare la paura di non riuscire a perdere peso o di non riuscire a mantenere i risultati conseguiti… 

«Per scacciare questi timori occorre smettere di pensare alla dieta come a una privazione del cibo. In realtà è un regalo che facciamo a noi stessi. Per dare una mano alla forza di volontà, si può provare a tenere un quaderno dei “voglio”, sul quale scrivere le cose che gratificano al di là del cibo: 10 minuti alla mattina per fare un esercizio di rilassamento, ascoltare la propria canzone preferita e così via. Tante piccole gratificazioni, infatti, aiutano a non cedere alle tentazioni. Finita la dieta, poi, non si deve dimenticare che il corpo si è abituato a consumare meno, rallentando il metabolismo. La fase del mantenimento, quindi, è indispensabile per stabilizzare i risultati».

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