27 Gennaio Giornata della Memoria, Shoah

27 Gennaio Giornata della Memoria, Shoah.  Con questo termine “Shoah” ci si riferisce ad una delle vicende della storia umana più vergognose, e cioè, al genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d’Europa e, verso tutte le categorie ritenute “indesiderabili…

27 Gennaio Giornata della Memoria, lo Shoah
27 Gennaio Giornata della Memoria, lo Shoah-Dai rimedi della nonna

Dai rimedi della nonna: 27 Gennaio Giornata della Memoria, Shoah

In Italia e in tutto il mondo, il 27 gennaio si celebra il “Giorno della Memoria”, un momento di riflessione, in ricordo dello Shoah, termine ebraico che significa “annientamento, sterminio”, proprio, in ricordo dello sterminio e della persecuzione del popolo ebraico nei campi nazisti avvenuti fra il 1939 e il 1945

I regimi dittatoriali nazi-fascisti, fra il 1939 e il 1945, attraverso leggi razziali, perpetrarono un massacro ai danni di milioni di ebrei, rom, omossessuali, disabili, malati di mente e dissidenti politici di ogni nazionalità, rinchiudendoli nei campi  di lavoro forzato e di sterminio, la ragione di tutto questo, era dovuta al fatto che, “questa categoria di persone”, era  ritenuta da loro inferiore. Nel 1945,  le forze sovietiche furono le prime ad avvicinarsi ad alcuni tra i campi più importanti e a liberarli e, nascosti nei luoghi più impensati dei campi di concentramento, furono trovati diari e appunti scritti segretamente, in cui si raccontavano i pensieri, le riflessioni dei prigionieri, e di come venivano lasciati morire di fame, di stenti e di malattie nei campi in cui erano stati rinchiusi. Molti, dei sopravvissuti allo sterminio, non vollero dimenticare neanche a distanza di anni e continuarono e continuano a rendere testimonianza di ciò che è accaduto, nonostante la rievocazione comporta loro sofferenza.

In questo post vi propongo due poesie che fanno riflettere e per non dimenticare, gli autori sono, Primo Levi superstite e testimone di questo massacro, la poesia è “Se questo è un uomo” e, Anna Frank, una ragazza ebrea tedesca morta a marzo del 1945 nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, con in “Aprile”.

Se questo è un uomo

“Se questo è un uomo”.
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpiterle nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi

Aprile
“Prova anche tu,
una volta che ti senti solo
o infelice o triste,
a guardare fuori dalla soffitta
quando il tempo è così bello.
Non le case o i tetti, ma il cielo.
Finché potrai guardare
il cielo senza timori,
sarai sicuro
di essere puro dentro
e tornerai
ad essere Felice.”
Anna Frank

Ricordare e parlarne è un dovere di tutti, solo in questo modo possiamo onorare queste persone e solo ricordando possiamo fare in modo che nel mondo non succedano più di questi orrori e nefandezze.

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